Settimana dal 19 al 26 maggio 2024

“Tutti furono colmati di Spirito Santo”

 La festa di Pentecoste è il compimento del mistero pasquale. La forza e la vitalità del Risorto vengono donate alla comunità da Lui fondata, alla Chiesa che, grazie al dono dello Spirito Santo, avrà luce per conoscere sempre meglio il suo Signore ed il coraggio di testimoniarLo in tutto il mondo.

Erano insieme, i discepoli, piccolo numero, il “resto di Javhe”, indifeso, fragile, erano però assidui nella preghiera anche con la presenza di Maria, la Madre. È interessante accostare queste due immagini: il piccolo fragile numero di persone impaurite e la massa di persone di ogni dove, che si trovano a Gerusalemme per la festa. Un mondo più grande, che certo non conoscevano, giungeva ai loro orecchi, con lingue ed usi diversi. Mi domando tante volte quale deve essere stato il loro stato d’animo, quale dispersione e scoraggiamento stavano vivendo? Significative sono le pagine bibliche che rappresentano il caos di genti diverse, incapaci di comunicare come a Babele. Babele è frutto dell’orgoglio e delle divisioni che regnano tra gli uomini. Divisioni che anche oggi tragicamente creano sofferenza e morte in gran quantità. Viviamo in modo sempre più crescente una Babele nelle nostre città e famiglie e nazioni. Incapaci siamo tante volte, anche nel nostro piccolo, di parlare una unica voce e con un cuore solo. Lo Spirito Santo è la Forza di Dio che infonde luce e coraggio interiore per amare sempre di più il Signore e per essere Chiesa, la Chiesa del Risorto. È lo Spirito, dono di pace, che Gesù soffia sulla Chiesa perché viva da riconciliata e in unità e questo dono lo porti al mondo intero, “perché a coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”. Lo Spirito Santo è vento che si abbatte impetuoso, lingue di fuoco che si posano sopra i discepoli. “Il vento lo senti, ma non sai di dove viene né dove va”. Gesù dice a Nicodemo che il vento soffia dove vuole, che cosa c’è di più libero di esso? Così lo Spirito: agisce dove, quando e come vuole, in tutto il mondo. David Maria Turoldo ebbe a scrivere: “Della fede nessuno è padrone, non potete mettere il bavaglio al vento!” Ancora il vento impedisce all’acqua di stagnare ed imputridire. Il vento smuove, lancia in alto le cose, scioglie e sveglia. Lo Spirito Santo è energia, è forza che innalza e smuove la vita spirituale, che la rende viva e che libera dall’attaccamento all’abitudinario e obsoleto. Il vento spinge ovunque. È dinamico, vivace “lo Spirito riempie l’universo” (Sap1,7). Il vento ancora modella le montagne, la roccia, il marmo, i volti. Lo Spirito “piega ciò che è rigido, drizza ciò che è sviato”, dice la sequenza della Messa. E ancora l’altro simbolo è il fuoco che illumina e quindi è luce che dona vita, salute, gioia. Il fuoco come sappiamo, libera dalle scorie, lo Spirito Santo distrugge ciò che è negativo, dell’indifferenza, del disimpegno. Il fuoco fonde insieme elementi diversi: “lo Spirito unisce in un’anima sola”. Il fuoco piega ciò che è rigido. È forza e potenza. Il fuoco riscalda, così lo Spirito “scalda ciò che è gelido”, “accendi il fuoco del tuo amore”. Lo Spirito Santo è dono d’amore per amare come Gesù. Ecco il dono di Gesù Risorto perché la nostra vita sia sempre rinnovata in Lui. Tutti ci ricordiamo quel vento che accarezzava e metteva scompiglio in piazza San Pietro la mattina dei funerali del Beato Giovanni Paolo secondo. Era presente la vivacità dello Spirito che guida la Chiesa, era lo Spirito di Santità che anima da sempre i discepoli del Signore. Anche ora siamo animati dallo Spirito Santo con i suoi doni di grazia che invochiamo numerosi su noi e sul mondo intero. Ci spinga a trovare pace quando ne abbiamo bisogno e ci inquieti quando siamo troppo chiusi e addormentati.

 

don Antonio