Famiglie carissime, Domenica 13 marzo giungerà da Venegazzu l'icona delle Nozze di Cana che il nostro Vescovo ha inviato a tutte le parrocchie della nostra diocesi. Per chi volesse unirsi al cammino il ritrovo sarà alle ore 9.20 all'inizio della Tradotta a Montebelluna zona Guarda in via Partidor; cammineremo lungo il canale Brentella e da via cimitero arriveremo in Duomo per le ore 10.10... (prima della fine della messa delle 9.30). Un canto e una preghiera accoglieranno l'icona che rimarrà esposta in Duomo fino lunedì sera. Un tempo in cui tutte le famiglie la potranno visitare e accostarsi per una preghiera e una riflessione personale. Sarà a disposizione un diario dove esprimere il proprio pensiero.
Occasione anche per invocare la pace in questi tempi difficili.
X Incontro mondiale delle famiglie: l’immagine ufficiale dipinta da padre Rupnik
È dipinta da padre Marko Ivan Rupnik – artista, teologo e direttore dell’Atelier dell’Arte del Centro Aletti – l’immagine ufficiale del X Incontro Mondiale delle Famiglie, che avrà il suo centro a Roma dal 22 al 26 giugno del 2022.
Il dipinto, in cui predominano i colori caldi, ha un formato 80cmx80cm ed è stato realizzato con colori vinilici su gesso applicato su legno. Il titolo dell’opera è: “Questo mistero è grande”.
Come sfondo dell’immagine si è scelto l’episodio delle nozze di Cana di Galilea. Sulla sinistra gli sposi appaiono coperti da un velo. Il servo che versa il vino ha il volto con i tratti di San Paolo, secondo l’antica iconografia cristiana. È lui a scostare con la mano il velo e riferendosi al matrimonio esclama: «Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!» (Ef 5, 32). L’immagine rivela così come l’amore sacramentale tra uomo e donna sia un riflesso dell’amore e dell’unità indissolubile tra Cristo e la Chiesa: Gesù versa il Suo sangue per lei. «A Cana – spiega padre Rupnik – nella trasformazione dell’acqua in vino, si aprono gli orizzonti del sacramento, cioè del passaggio dal vino al sangue di Cristo.» «Paolo sta infatti versando lo stesso sangue che la Sposa raccoglie nel calice».
(fonte, Diocesi di Roma)